martedì 25 settembre 2007

Piove!

Qui è arrivato l’autunno; è da ieri pomeriggio che piove quasi di continuo.

A parte questo, chi ha detto al babbo e alla mamma sia nei commenti che con mail private che ogni giorno è un giorno nuovo ci ha preso.



Oggi sono stata abbastanza in forma, almeno fino a sera quando un po’ di fitte alla pancia mi hanno tormentata un bel po’.
Visto che oggi compio 9 mesi (!!!) nel pomeriggio siamo andati a fare compere in alcuni negozi fra cui in uno ad ordinare i biglietti di auguri da portare in Italia e in un altro a comperare un bellissimo vestitino di sera tutto rosa in stile vietnamita come quello che si è comprato la mamma solo che questo è formato mignon come sono io.

In un negozio abbiamo incontrato delle commesse che mi hanno coccolata e mi parlavano in vietnamita e lì mi sono sciolta in mille sorrisi e boccacce!
Però tranquilli, non è che il babbo e la mamma si fossero già scoraggiati! Solo ci rimangono un po’ male quando rido con gli altri e mai con loro … ma ho i miei motivi e non glieli riesco ancora a far capire bene!


Qui sto mangiando il naso al babbo e anche se ho solo due mezzi dentini l'ho fatto urlare dal male lo stesso!


Qui sono con il mio fratellino/morosino Alessandro Linh (a destra) e con Davide (a sinistra)

Questa mattina, invece, era arrivato Bobo all’improvviso a fare firmare dei fogli a tutti i babbi e le mamme e poi il babbo è andato via con gli altri nell’ambasciata italiana per farsi riconoscere; gli hanno detto che probabilmente giovedì sono pronti tutti i documenti per poter andare in Italia; così il babbo e la mamma hanno deciso che se questo è vero e se ci saranno voli liberi partiremo venerdì ed arriveremo due giorni prima, altrimenti partiremo domenica come era previsto.

…. comunque preparatevi: fra poco ci vediamo!



Riprende la parola Stefano:
Abbiamo aggiornato il post degli indirizzi utili con l’aggiunta di un ristorante

Per P&C
Non so se la vs domanda derivi dalla foto o se avete letto questo post di Michela http://alessandrolinh.blogspot.com/2007/09/un-pezzetto-di-storia-di-ale.html
Effettivamente potrebbe anche essere e quando abbiamo letto la scheda, di cui evitiamo di dare qui maggiori dettagli rispetto a quanto scritto da Michela, ci abbiamo pensato anche noi sia per il peso che per le circostanze; la cosa ci ha preoccupato anche perché li avevamo già reciprocamente promessi come marito e moglie, vista anche la vicinanza di casa fra noi; per il momento abbiamo velocemente rimandato il discorso a fra 20 anni!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Ragazzi,

l'altro ieri stavo pensando a voi, finalmente tre, così lontani e ad un click di distanza. In trasferta nel lontano oriente, nelle vesti di... un po’ turisti, ma anche giornalisti, a tratti ambasciatori e perfino un po’ missionari... Più semplicemente, una famiglia. Anzi, come dico scherzosamente quando noi quattro andiamo a fare una passeggiata insieme... "proprio una bella famigliola”.

Mi è tornato in mente qualche anno fa quando, allora anche noi in tre con una bimba di pochi mesi, eravamo andati (in veste di semplici turisti) in Toscana. A Pisa, a Piazza dei Miracoli, in visita alla cattedrale, sentivo raccontare le storie antiche di quel luogo. Dei Pisani che decisero di erigere quella cattedrale qualcosa 1000 anni fa per ringraziare Dio di una vittoria militare; di progettisti che pensavano che il lavoro potesse finirsi in un paio di secoli.

Un paio di secoli! Quelli erano progetti! Iniziare un’opera sapendo di non vederne la fine. In quel momento guardai la mia piccola in braccio alla mamma e pensai che quella cattedrale, quel progetto che potrebbe sembrare troppo ardito era in fondo una cosa normale. Al giorno d’oggi, dove vige l’imperativo del tutto e subito, sembra assurdo e strano progettare qualcosa che vada oltre la nostra stessa esistenza; eppure questo è quello che gli esseri umani hanno sempre fatto.

C’è un gran bel film di Spielberg , “La Amistad” in cui il protagonista è uno schiavo africano deportato negli Stati Uniti nell’800. Ad un certo punto qualcuno gli chiede per quale motivo lui lotti con tutte le sue forze per sopravvivere, e per vedere riconosciuta la sua dignità. La sua risposta è più o meno (vado a memoria ) “io sono l’unica ragione per cui tutti i miei antenati sono vissuti”. Quando guardo ora le mie piccole giocare e imparare e crescere e diventare pian piano persone non posso fare a meno di ricordare quella frase; e, quasi, sentire su di me lo sguardo di tutti quegli antenati che –salvo le ultime due generazioni- non ho conosciuto e che per centinaia di migliaia di anni hanno portato avanti come in una staffetta un unico progetto. Ora ho io in mano il testimone, e devo gridare "corri!" a chi sta partendo davanti a me.

Per una strana e complicata vicenda, anche voi avete dovuto lottare. E ora vi ritrovate ad avere riunito due progetti distanti tanti chilometri e tante culture in uno solo. Avete raccolto il bastoncino sfuggito di mano ad altri, e ora avete alle spalle due staffette, due squadre che vi guardano proseguire la loro gara.

Ma non preoccupatevi troppo, mi raccomando.... la corsa a volte sarà in pianura, altre volte in salita. Il valore di tutto ciò non è in una meta da raggiungere, ma nella corsa stessa...
per cui sorridete, spalancate gli occhi, e allungate il passo. Mentre correte, godetevi il vento fra i capelli.

Anonimo ha detto...

Sì sì, abbiamo proprio letto quel post lì. Che storia! Però, bello se fossero fratellini, no? Anche perchè i matrimoni combinati sono retaggio del passato, mentre loro sono il futuro. A proposito, ci è piaciuto tanto l'intervento dell'anonimo del post sopra al nostro, mi sono pure un po' commossa!
Ciao e BUON COMPLIMESE a entrambi! E scusate il ritardo...da voi è già domani
Paola&Cesare

Anonimo ha detto...

...Ah, dimenticavo: se si lascia andare a mille sorrisi e boccacce parlandole in vietnamita....allora voi... beh, non potrò dirvi tutto io!
che cce vò!

baci P.

Anonimo ha detto...

Carissimi,abbiamo letto le vostre ultime notizie e anche a noi dispiace molto che Nhat Linh rida solo quando sente parlare in vietnamita (col senno di poi ,poteva essere intuibile).Se pensate possa essere utile, acquistate, se li trovate, qualche c.d. con ninne nanne o canzoncine nella sua lingua, per farle udire suoni a lei noti finchè,un po' alla volta ,non si abituerà alla nuova lingua.Anche qui da noi si percepisce già il clima autunnale però abbiamo ancora delle belle giornate di sole.Un grosso bacione a tutti.I nonni forlivesi.