domenica 16 settembre 2007

Baia di Halong

Ieri mattina siamo partiti alle 8 per andare a vedere la baia di Halong. Una delle tante leggende vietnamite dice che un drago si tuffò in mare creando con il suo corpo la baia con le sue 3000 isole, oggi patrimonio dell’ Unesco.

Durante il viaggio Hung, la nostra guida, ci ha raccontato qualcosa del suo paese e, incalzato dalle nostre domande, anche l’origine dei nomi dei nostri bambini; peccato che per Nhat Linh abbiamo già tre differenti versioni: ieri la sua traduzione è stata “consacrata”.

Arrivati alla baia siamo saliti su una bella barca di legno che ci ha portato a fare il giro di alcune delle isole; durante la gita abbiamo visitato una grotta con stalattiti e stalagmiti scoperta solo 10 anni fa. Verso l’una ci hanno servito un bel pranzo a base di pesce, ovviamente Roberta per tanti motivi ha digiunato.




Dopo pranzo, Stefano ne ha approfittato per un bel bagno rinfrescante nella baia, con tanto di tuffi dalla barca; anche oggi la giornata era calda e molto umida.

Il viaggio in pulmino è stato tutto un evitarsi a vicenda con gli altri veicoli, sorpassi tra camion motorini e macchine, il tutto condito da continui suoni di clacson.


Oggi entrava in vigore l’obbligo del casco, ma ne abbiamo visti indossati ben pochi, forse qui vale anche portare il cappello .
E come per ogni gita che si rispetti abbiamo fatto due soste dove vendevano souvenirs, con la differenza che gli artigiani erano tutti giovanissimi diversamente abili che ha detta di Hung pagano ancora le conseguenze della guerra con gli americani.





Alla fine ci ha salutato con un bel augurio per i nostri bambini, che come piccole piantine possano crescere in Italia forti e sani e con la promessa di ritornare un giorno da grandi per conoscere il loro Vietnam .




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