Durante il viaggio Hung, la nostra guida, ci ha raccontato qualcosa del suo paese e, incalzato dalle nostre domande, anche l’origine dei nomi dei nostri bambini; peccato che per Nhat Linh abbiamo già tre differenti versioni: ieri la sua traduzione è stata “consacrata”.
Il viaggio in pulmino è stato tutto un evitarsi a vicenda con gli altri veicoli, sorpassi tra camion motorini e macchine, il tutto condito da continui suoni di clacson.
E come per ogni gita che si rispetti abbiamo fatto due soste dove vendevano souvenirs, con la differenza che gli artigiani erano tutti giovanissimi diversamente abili che ha detta di Hung pagano ancora le conseguenze della guerra con gli americani.

Alla fine ci ha salutato con un bel augurio per i nostri bambini, che come piccole piantine possano crescere in Italia forti e sani e con la promessa di ritornare un giorno da grandi per conoscere il loro Vietnam .
Alla fine ci ha salutato con un bel augurio per i nostri bambini, che come piccole piantine possano crescere in Italia forti e sani e con la promessa di ritornare un giorno da grandi per conoscere il loro Vietnam .
Nessun commento:
Posta un commento